AMOUR di Michael Aneke é un film prezioso, struggente, poetico vero!
Si é sparsa la voce che sia un film TRISTE come se l’amore non includesse, peraltro, anche la tristezza. Ma mi domando come é possibile liquidare un film, un racconto cosi profondo con una semplice e scarna parola che ha solo lo scopo di di demotivare i piu ad andarlo a vedere.
Perché oramai basta dire che un film é triste per avere le sale vuote.
Certo, quando la parola amore ha, oramai, come sua unica identificazione i lucchetti di Ponte Milvio, capisco bene il giudizio cosi tranchant di un tale capolavoro.
Mentre il regista, il poeta, Aneke ci riporta ancora una volta alla realtà, alla verità, ci parla di cosa fa fare l’amore, quell’amore quotidiano fatto di rituali che somigliano quasi ad una pratica rassicurante; ci racconta gli sguardi vivaci che riempiono i silenzi dell’amore, non ci imbelletta l’arrivo della vecchiaia e della malattia che spesso con se porta, non addolcisce i toni dell’orrore della cura ad oltranza. Ci mostra il coraggio dell’ amore che libera e viene liberato, ci dimostra il rispetto che nei lunghi anni di condivisione bisogna continuare a nutrire l’uno per l’altro; ci svela i segreti che legano ed uniscono le persone che si amano in una coppia.
É un film lento perché lentamente bisognerebbe amarsi, conoscersi e poi separarsi.
É un film che non nasconde il senso dell’umilizione che si prova quando il corpo non risponde piu alla nostra volontà nonostante l’altro continui ad amarlo.
É un film che che esplora fin dove l’amore dell’altro può proteggerci.
É un film che insegna cos’é l’amore, com’é e come dovrebbe essere.
É un film che ognuno dovrebbe vedere, soprattutto i ragazzi prima che un lucchetto imprigioni il loro amore.
É un film che infrange ogni moderna liquida illusione infiocchettata, per svelarci, invece, un sentimento solido, concreto, che si costruisce ogni giorno con tutto ciò che un giorno porta.
É un film che sarebbe veramente molto TRISTE non andare a vedere.
Buona visione a tutti